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“La Lombardia come uno Stato europeo. Valorizziamo il capitale umano”

In Lombardia vivono circa 10 milioni di persone, pari a quasi un sesto della popolazione italiana, e all’interno della regione si produce circa un quarto del PIL del nostro Paese.
Ci sono delle piccole nazioni come la Svizzera (CH) o come l’Olanda (NL) che hanno gli stessi abitanti della Lombardia con un’estensione territoriale realmente disponibile solo di poco più grande. Con un PIL pro-capite (PIL p-c) di 82.000€ (CH) e di 52.000€ (NL), questi Paesi sono però molto più ricchi della Lombardia che ha invece un PIL p-c di 32.540€.
Da che cosa dipende questa ricchezza? Principalmente dalla qualità del “capitale umano” e dal suo utilizzo. Dipende dunque essenzialmente dalla qualità dell’organizzazione delle attività umane esistenti sul territorio.
E come possiamo allora valorizzare ulteriormente il capitale umano lombardo? Nel concreto migliorando il sistema dei trasporti e delle connessioni digitali e snellendo la burocrazia. Significa quindi, ad esempio, ridurre i tempi di costruzione di un’infrastruttura o ridurre i tempi di attesa per una visita in ospedale.
Per questo noi vogliamo una Lombardia che sia come un piccolo stato europeo. Vogliamo una Lombardia sempre più forte che possa far crescere ognuno dei cittadini nella propria dimensione umana e una Lombardia che sia la vera forza motrice per la nostra Italia.
Per avvicinare la Lombardia al modello svizzero e a quello olandese però tutte le province lombarde devono crescere assieme.
Come anticipato, il PIL lombardo è pari a 32.540€ ma mentre la quota pro capite di Milano ammonta a 46.000€ ci sono due province lombarde, Lodi e Pavia, il cui PIL p-c è al di sotto della media nazionale (PIL p-c Italia = 24.685€; PIL p-c Lodi = 23.207€; PIL p-c Pavia = 21.249€). Il PIL p-c di Mantova (26.644€) e Cremona (25.652€) risulta appena sopra la media nazionale.
Il mantovano è geograficamente una sorta di cerniera tra Lombardia, Veneto ed Emilia e ha delle enormi potenzialità, ma per poterle sfruttare Mantova va letteralmente avvicinata a Milano, Bologna e Verona con dei collegamenti ferroviari e stradali veloci ed affidabili. È incredibile che nel 2022 ci siano interi quartieri della città capoluogo non dotati della connessione in fibra.
Il resto della provincia riflette di conseguenza le condizioni del capoluogo, con connessioni stradali e digitali non all’altezza delle sfide che ci attendono.
Solo una forza politica che ascolti la gente e superi gli schieramenti del secolo scorso può raggiungere questi obiettivi.

La lista Letizia Moratti Presidente va esattamente in questa direzione.

 

Stefano Desideri, coordinatore di Letizia Moratti Presidente a Mantova.