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Turismo, Cultura, Sport e Giovani

Premessa: Le quattro materie di questo capitolo sono strettamente interconnesse fra loro: i molti primati culturali di Milano e della Lombardia sono fonte di attrazione per i turisti lombardi, nazionali e di tutto il mondo; il potenziamento delle strutture sportive analogamente favorisce le varie forme di turismo sportivo, con conseguenti benefici per la salute e l’ambiente; i giovani sono i destinatari privilegiati – anche se non i soli – degli investimenti strategici nella cultura e nello sport.

Turismo


Obiettivi di legislatura:

incremento dei pernottamenti in regione del 2% in tre anni; portare tutti i capoluoghi regionali fra i primi 70 posti nella classifica italiana delle presenze turistiche. Piena valorizzazione dei siti Unesco e FAI presenti in Lombardia. Valorizzazione del turismo in tutte le forme: religioso, di montagna, termale, enogastronomico, ciclistico eccetera, attraverso una ben congegnata politica di marketing territoriale.

Interventi

La Lombardia si conferma come una delle più attrattive fra le regioni italiane, Milano in particolare resta il principale polo attrattore dei flussi provenienti dall’estero. E’ necessario incrementare gli investimenti in questo campo. Vanno riscoperti e adeguatamente valorizzati gli impianti di archeologia industriale sparsi in tutta la Lombardia, così come il patrimonio storico rappresentato dalle numerose abbazie. La Regione deve adottare una strategia comunicativa incentrata su un sapiente mix di marketing internazionale, culturale e territoriale, per valorizzare il binomio vincente turismo/cultura presente sul suo territorio.

  1. Creazione di luoghi e attività fortemente identificativi della politica di Regione Lombardia su base territoriale: Capoluoghi delle Culture
    1. BRESCIA – Teatri è PROSA
    2. MONZA – Villa Reale è ARTE CONTEMPORANEA E NATURA
    3. MILANO – Cineteca, Scuola Cinema, Film Commission è CINEMA
    4. MILANO +1 – Capitale – Mobile, Triennale, Made in Italy è DESIGN
    5. BERGAMO – Chiese e Musei è ARTE SACRA
    6. CREMONA – Monteverdi, Stradivari, Ponchielli è MUSICA
    7. VARESE – Maggiore, Monate, Varese, Comabbio, Ganna è ACQUA e PAESAGGIO
    8. COMO – Terragni, Sant’Elia, Mantero è ARCHITETTURA e AMBIENTE
    9. PAVIA – Territorio e agricoltura è ENOGASTRONOMIA e SOSTENIBILITA’
    10. SONDRIO – Valtellina e Valmalenco è MONTAGNA e FUTURO
    11. LECCO – Parini, Manzoni, Vitali è LETTERATURA
    12. MANTOVA – I Gonzaga è RINASCIMENTO
    13. LODI – Museo Renzo Piano è FOTOGRAFIA
  2. Creazione di una rete territoriale per il sostegno, coordinamento, patrocinio, censimento, messa in rete di attività già esistenti: Bande Musicali, Cori Amatoriali, Associazioni Coreutiche, Accademie di Prosa.
  3. Sviluppare il Marchio Lombardia e mettere a sistema l’offerta dei tanti servizi regionali in modo che possano essere strumenti per attrarre investimenti e turisti.
  4. Potenziare la gestione e organizzazione del GP di Monza in modo da inserirlo in modo più organico all’interno dell’intero servizio turistico lombardo.
  5. Stanziare investimenti pari all’1 per mille del PIL generato dal turismo all’anno per tre anni (15 milioni).
  6. Potenziamento di tutti i segmenti specifici del turismo: religioso, ciclistico, enogastronomico, di montagna, termale eccetera
  7. Liberare risorse esterne finora scarsamente utilizzate: Cariplo, Tax Credit, Bandi UE e altro.
  8. Partecipazione diretta e autorevole della presidenza e del suo assessore alle istituzioni culturali partecipate.
  9. Rilancio del Cinema in Lombardia: Film Commission RL. Occorre predisporre una nuova politica regionale per il cinema. La Lombardia, con oltre 500 sale, è la prima regione italiana ed è la regione i cui gli schermi contano più spettatori medi annui in Italia: 2.800 Questo dato è ulteriormente rafforzato dalle presenze: il 19% del pubblico cinematografico nazionale era concentrato in Lombardia, con sale che rappresentavano il 15,5% dell’intero mercato.
  10. Un nuovo progetto di Turismo Culturale: QUOTA 70.
    Il progetto Quota 70 punta all’ingresso di tutti i 12 capoluoghi lombardi tra le prime 70 città per presenze visitatori/anno. Oggi soltanto cinque capoluoghi lombardi sono in questa classifica. L’Italia è il paese al mondo con più siti Unesco (58) e quasi 1/5 dei siti Unesco in Italia si trovano in Lombardia (18%); dunque la Lombardia è la regione con più siti Unesco al mondo. Senza contare che un terzo dei siti FAI sono in Lombardia. Né bisogna dimenticare il Patrimonio culturale “nascosto”, come le Abbazie e gli impianti ex-industriali.
  11. I giovani: il pubblico di domani
    Progetto “V.M. 14”- Vietato ai maggiori di 14 anni non accompagnati. Creazione, in particolare di un portale, una app, una serie di servizi e agevolazioni, da mettere a disposizione esclusivamente degli under 14 e valevoli anche per i loro accompagnatori e familiari.
  12. Incremento dei contributi stanziati, politiche chiare
    L’Investimento stanziato in Regione a favore del Turismo per il triennio 2022–2024 è pari a 6 milioni di euro. Si tratta di una cifra inadeguata. Noi proponiamo l’incremento immediato delle erogazioni per cultura, spettacolo, turismo. Vogliamo lanciare un segnale forte: Quota 3%, intesa come percentuale della spesa pubblica totale in cultura che sarà sostenuta da Regione Lombardia. Questo impegno porterebbe l’intervento a non meno di 100 milioni di euro, rispetto agli attuali 50. Un’azione analoga è necessaria anche per il turismo. Milano, in particolare, può e deve diventare uno dei più importanti poli culturali del mondo, puntando sulle alleanze internazionali in campo culturale.

Sport


Obiettivi di legislatura

Valorizzazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 come occasione per il rilancio del turismo sportivo. Finanziamento dell’associazionismo sportivo, creazione di nuove piste ciclabili per il turismo ecologico e la valorizzazione dei territori.

Situazione Attuale

La Lombardia è la regione con il tasso più elevato di persone che frequentano abitualmente palestre (19%). La fascia di utenti fitness più ampia (il 32%) è quella dei 18-25enni, seguita dalla fascia 26-35 anni (27%), 36-45 anni (21%), 46-55 anni (14%), infine 56-65 anni (6%). Secondo l’elaborazione del Coni sui dati Istat, la Lombardia, con il 30,5 per cento degli abitanti che fanno sport in maniera continuativa, è la terza regione più sportiva d’Italia, superando ampiamente la media nazionale del 25 per cento.

Varese conquista la medaglia d’oro come città più “sportiva” d’Italia. La Lombardia, oltre al primato in classifica, vanta anche il maggior numero di presenze tra le prime 20 province italiane, ben 7.

Il recente e il futuro scenario globale dell’industria dello sport sembra basato sulla parola d’ordine “crescita”. In questo contesto la sport sponsorship – da sempre una delle principali fonti di ricavo e sostentamento per tutti gli attori del mercato sportivo – è nuovamente esploso, con un aumento del 107% nel 2021 e con la previsione di una crescita pari a 92 miliardi entro il 2027 (+ 41% rispetto al 2021).

Obiettivi

La Regione Lombardia sostiene lo sport come strumento di promozione di un corretto stile di vita, alla portata di tutti, per riscoprire l’ambiente, la socialità, la salute e l’attività di prevenzione da importanti patologie. Lo sport da sempre ricopre un ruolo determinante nella nostra cultura, sociale e familiare, grazie alla sua funzione educativa non solo per le giovani leve, ma anche per i genitori. E’ necessario formare i tecnici responsabili della crescita sportiva dei nostri figli, ed  educare in termini manageriali la dirigenza dei club sportivi. Dobbiamo valorizzare le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 come occasione per il rilancio del turismo sportivo. Vogliamo finanziare l’associazionismo sportivo, creare di nuove piste ciclabili per il turismo ecologico e la valorizzazione dei territori. Aumenteremo gli investimenti a sostegno dello sport lombardo.

  • Utilizzare gli atleti lombardi come nuovi ambassador della Regione Lombardia, portatori di valori positivi ed esempi per tutti i giovani che intendono praticare uno sport sul territorio lombardo.
  • Garantire sempre l’accessibilità per le persone disabili agli impianti sportivi in Lombardia con precisi investimenti e bandi per rendere le strutture e gli impianti idonei.
  • Aumentare gli investimenti per lo sport di montagna.
  • Aumentare gli investimenti per l’efficientamento e la messa in sicurezza degli impianti sportivi.
  • Garantire sostegno economico per la manutenzione ordinaria e straordinaria deli impianti sportivi con l’aumento dei fondi a bando.
  • Sostegno, valorizzazione e rilancio degli impianti sportivi pubblici universitari
  • Valorizzazione dell’autodromo di Monza, dello stadio di San Siro, creare un progetto di valorizzazione delle grandi strutture sportive.
  • Potenziare il rapporto con gli oratori e valorizzarne il ruolo.
  • Predisporre progetti, in collaborazione con le scuole, per la diffusione e la promozione dei corretti stili di vita e la pratica sportiva a scuola.
  • Garantire il sostegno economico con appositi bandi per eventi e manifestazioni sportive nei diversi territori della regione.
  • Investimenti per la creazione di aree attrezzate per lo skyfitness, la creazione di playground e la promozione degli sport all’aperto.
  • Sostegno ai grandi eventi sportivi.
 

Ulteriori azioni

Sostegno ai progetti in cui lo sport sia finalizzato a promuovere stili di vita sani e attivi, in grado di permanere nel tempo e di contrastare comportamenti devianti; per veicolare contenuti educativi e trasmettere valori quali il rispetto degli altri e delle regole, il lavoro di squadra, l’abitudine all’impegno; per favorire l’integrazione, l’inclusione e la coesione sociale, oltre che per sostenere la crescita della persona e della socialità.

Valorizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 come opportunità di sviluppo del territorio lombardo e di impegno dei giovani e promozione dell’avvicinamento dei giovani agli sport invernali. Misure di avvicinamento alla pratica sportiva, con particolare riferimento: agli sport outdoor, nell’ambito di progetti europei specificamente indirizzati al target giovanile; agli sport di montagna, anche attraverso le escursioni proposte da “Promo Guide Alpine” nel periodo tardo primaverile ed estivo.

Giovani


Obiettivi di legislatura

Sostegno sistematico della pratica sportiva come strumento educativo e di contrasto alla dispersione scolastica e all’emarginazione giovanile.

Situazione attuale e criticità

Stando all’ultimo aggiornamento Istat, relativo al 1° gennaio 2020, i giovani tra i 18 e i 34 anni residenti in Lombardia sono circa 1,75 milioni e rappresentano più del 17% della popolazione della regione. Si è registrato un calo sul totale, anche se negli ultimi anni tale dato si è assestato intorno al 20%. La fascia di età tra i 25 e i 34 anni è leggermente maggioritaria rispetto a quella tra i 18 e i 24.

Il 35% della popolazione in questa fascia di età è studente universitario triennale, con un altro 21% laurea magistrale, mentre tra specializzazione post-laurea, master e dottorato di ricerca si assomma un altro 15%. Il resto sono studenti di secondaria di primo o secondo grado. I giovani che dichiarano di non trovarsi in una condizione lavorativa né di studio né di formazione sono il 25%. In Lombardia si possono contare circa 214 mila giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non si formano, i cosiddetti NEET (Not in Employment, Education and Training). In termini percentuali stiamo parlando del 14,8% dei giovani, un dato questo elevato ma inferiore rispetto al dato medio nazionale che al 2019 risulta pari al 22,2%.

I nostri giovani sono la risorsa migliore che abbiamo a disposizione, un capitale importantissimo di cui regione deve prendersi cura.

Obiettivi

Occorre innanzitutto superare il mismatch tra le competenze fornite dalle istituzioni scolastiche e quelle richieste dal mondo del lavoro, migliorando la qualità e la pertinenza delle competenze. E’ perciò necessario allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alla domanda proveniente dai territori.

Indispensabile è il coinvolgimento delle imprese e delle parti sociali a livello locale, per definire dei percorsi di studio che incontrino le effettive esigenze del mondo produttivo. L’intervento sui programmi deve essere fatto guardando a un orizzonte temporale ampio e non alle esigenze contingenti.
Occorre valorizzare tipologie formative differenti, che consentano l’acquisizione di un titolo di studio e l’inserimento nel mondo del lavoro, anche per far fronte all’alto tasso di abbandono scolastico. Iniziative di formazione centrate sul lavoro, potrebbero garantire infatti il recupero di almeno parte dei NEET, offrendo ai giovani un percorso alternativo all’apprendimento in classe. Il potenziamento della formazione professionale e tecnica è indispensabile.

In ambito istruzione e formazione la Regione deve:

  1. rilanciare le competenze didattiche dei docenti tramite formazione, selezione e monitoraggio continuativi; rilanciare con un’adeguata comunicazione il ruolo dell’IeFP a livello di percezione sociale.
  2. sostenere in ambito regionale la libertà di insegnamento attraverso la sperimentazione di un “costo standard” e relativo buono scuola, verso una parificazione effettiva fra scuole statali e non statali.
  3. sperimentare in sede regionale un più efficace incentivo alla qualità dell’insegnamento come ascensore sociale, utilizzando i risultati delle prove INVALSI come strumento di monitoraggio dell’equità fra le classi (contro la pratica delle “classi di serie B”), al fine di formare classi con competenze di partenza equamente distribuite.
  4. all’interno del progetto “Dote Giovani Lombardia” studiare un contributo a favore dei maggiorenni per l’acquisto di beni e l’accesso a servizi culturali, formazione, istruzione e orientamento;
  5. per ciò che riguarda le locazioni e le strutture convenzionate per gli alloggi di studenti fuori sede, occorre procedere a una semplificazione burocratica e una flessibilità nei requisiti di accesso e, compatibilmente con il quadro economico, realizzare nuovi campus residenziali;
  6. garantire i finanziamenti in borse di studio agli aventi diritto, eventualmente aumentare lo scaglione di reddito in fascia massima (attualmente fissato a 24.000 euro Isee – 54.000 euro Ispe) in modo da estendere la platea di accesso a potenziali nuovi beneficiari.

Nell’ambito della transizione scuola-università e lavoro, la Regione deve:

  1. intervenire sui tirocini extracurriculari, materia di competenza regionale, con adeguati presidi alla finalità formativa dello strumento e marginalizzazione della distorsione lavoristica (ridefinizione della platea di destinatari, rimodulazione della durata, certificazione delle competenze eccetera);
  2. promuovere l’apprendistato come canale di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, attraverso la diffusione dell’apprendistato duale e la valorizzazione della componente formativa dell’apprendistato professionalizzante;
  3. disciplinare una certificazione delle competenze informali acquisite dai giovani durante le esperienze di volontariato o altre, in contesto di lavoro o familiare.

Nel settore giovani e famiglia la Regione deve:

  1. elargire, compatibilmente con il quadro economico, contributi a fondo perduto per acquisto immobili per le “aree interne” per le giovani coppie e famiglie;
  2. favorire l’adesione dei Comuni alla misura “Nidi Gratis” semplificando i requisiti di idoneità, per ampliare la platea di famiglie che possono accedervi;
  3. ampliare la platea dei beneficiari della misura “Nidi Gratis” per gli asili nido, mediante innalzamento della soglia ISEE oppure, in ottica redistributiva, riducendo proporzionalmente le rette in base all’ISEE;
  4. studiare una disciplina per creare una Garanzia regionale sul totale dei mutui di giovani famiglie per l’acquisto di immobili e relativo innalzamento della quota massima di riferimento (indicizzata al mercato immobiliare);
  5. prevedere un bando regionale per accesso a contributi di sostegno al reddito durante i periodi di maternità a favore delle giovani donne libere professioniste e lavoratrici autonome di sostegno.