Obiettivi di legislatura: Le infrastrutture lombarde devono rispondere a criteri di efficacia, efficienza ed equità. Il “ciclo di utilità” delle infrastrutture deve essere completo, dalla progettazione ai tempi di realizzazione, alla manutenzione, ai costi di gestione, alla governance.
Le opere devono necessariamente essere realizzate attraverso la partnership fra pubblico e privato e gestite secondo il principio di sussidiarietà, con una rendicontazione trasparente e continua dei risultati ottenuti. Intervenire su Trenord liberalizzando il servizio e adottare misure per colmare i gap infrastrutturali con le province meno collegate.
Gli obiettivi del programma infrastrutturale della Lombardia saranno perseguiti in termini di:
Efficacia.
Le infrastrutture saranno realizzate in modo da rispondere ai bisogni reali degli utenti.
Efficienza.
È noto che la realizzazione e spesso anche la gestione delle infrastrutture richiede molte più risorse finanziarie che in altri paesi. Per quanto è consentito, la Lombardia metterà in atto tutte le innovazioni possibili per superare queste inefficienze.
Equità.
È una questione da affrontare in modo non ideologico ma in termini di efficacia ed efficienza. Sarebbe falso promettere che tutti i territori siano dotati di uguali indici di infrastrutturazione. Ciò sarebbe astratto, non necessario e tecnicamente impossibile.
Linee Strategiche
Qui di seguito, alcune linee strategiche alle quali l’azione del governo regionale sulle infrastrutture si ispirerà.
- Il ciclo di utilità delle infrastrutture, e dei servizi che ne conseguono, deve essere “completo”, cioè giungere a ragionare anche sul tema della loro gestione, inclusa la manutenzione, dei loro costi di progettazione, realizzazione e gestione, dei tempi di realizzazione e della loro governance.
- Tutte le tipologie di infrastrutture e i loro servizi sono caratterizzati da forti interdipendenze produttive.
- La Lombardia è una regione caratterizzata dal policentrismo urbano e produttivo. Per garantire l’accessibilità a questa realtà articolata saranno coinvolti i territori.
- Anche in questo campo, la partnership pubblico-privato contemplerà l’applicazione del principio di sussidiarietà.
- Le risorse per affrontare le tematiche infrastrutturali vanno reperite a più livelli: quelle comunitarie, quelle nazionali (PNRR e ministero); quelle locali e anche quelle private. La sfida delle Olimpiadi invernali del 2026 è un’occasione da cogliere, ispirandosi di nuovo alla positiva esperienza di EXPO e alle sue ottime ricadute.
- Infine, non saranno trascurate le attività di innovazione tecnologica delle infrastrutture, valorizzando i risultati della ricca ricerca già disponibile in Lombardia.
Mobilità e Trasporti
Le infrastrutture di trasporto, unitamente a quelle telematiche, sono essenziali per rendere possibile l’accesso alle opportunità fornite dal sistema economico e sociale all’intera popolazione. D’altro canto, sia le infrastrutture di trasporto che quelle telematiche sono cruciali, anche alla luce delle recenti problematiche poste dal Covid-19.
Nuove modalità di lavoro e nuova domanda di spostamenti da un lato, nuovi modelli di distribuzione delle merci da un altro lato, sono solo due dei tanti impatti della pandemia. Lo strumento principale adottato da Regione per attuare questi cambiamenti è il Programma mobilità e trasporti (PRMT): un insieme articolato di interventi infrastrutturali, che comprende anche strumenti e regole per limitare, mitigare e compensare gli impatti degli interventi di infrastrutturazione.
Un aspetto particolare di grande peso in questo periodo è quello che riguarda la tariffazione delle infrastrutture: anche in questo caso le nuove tecnologie informatiche consentono di essere efficaci (“accompagnano” la domanda); efficienti (non fanno spendere male e inutilmente); eque (funzionali all’uso effettivo delle infrastrutture idriche, energetiche, di comunicazione e di mobilità).
Inoltre, non bisogna trascurare l’importanza delle infrastrutture verdi, da rafforzare sia per motivi paesaggistici che ecologici, in modo da connettere il contesto urbano e rurale e valorizzare i servizi ecosistemici on demande
Le proposte del PRMT saranno da un lato coerenti con i contenuti dei programmi EU, soprattutto il piano di mobilità e logistica sostenibili, dall’altro lato saranno attente alla situazione regionale interna e alle importanti connessioni con il resto del paese e dell’Europa, considerata anche la posizione strategica della regione nella rete dei flussi e degli scambi internazionali.
Il Piano presterà crescente attenzione alla migliore integrazione tra domanda ed offerta di infrastrutture e mobilità, anche perché la Lombardia dispone di una buona offerta di infrastrutture, che dovranno essere ottimizzate e utilizzate in modo più efficace ed efficiente per rispondere ai cambiamenti in corso.
La crescente diversificazione socio-territoriale e della domanda richiederà di prestare specifica attenzione alla migliore integrazione modale delle infrastrutture e dei servizi e alla cura della loro qualità (estetica e funzionale) per rispondere ai bisogni diversificati dell’utenza.
La mobilità attiva andrà fortemente potenziata attraverso interventi di contenimento (e miglioramento) di un parco veicolare privato troppo vetusto e inquinante, di miglioramento del riparto modale e di incremento dell’offerta e dei servizi per la mobilità a piedi e in bicicletta (Piano Regionale della Mobilità ciclistica).
Trenord
Occorre avviare una radicale riflessione sulla gestione e sui risultati di Trenord, per dare risposte positive ai cittadini sulle molte criticità presenti. Occorre studiare con attenzione i flussi e le tratte, per individuare gli strumenti di intervento mirati e concreti. Vogliamo arrivare a una progressiva liberalizzazione del servizio, iniziando dalle tratte più brevi. Più in generale, è necessario riequilibrare gli investimenti tra Milano e le altre province, privilegiando la fascia meridionale della regione e le aree meno collegate.
L’Accesso alla Rete
L’accesso alla rete oggi è un diritto di cittadinanza da garantire a chiunque.
E’ opportuno creare una rete pubblica regionale, LombardiaWiFi, che permetta a tutti i cittadini l’accesso facile, gratuito e veloce a Internet in piazze, ospedali, biblioteche, centri sociali, scuole, impianti sportivi, centri di aggregazione e ambulatori, senza bisogno di registrazione, attivo 24 ore su 24, tutti i giorni.
Andrebbero creati innumerevoli punti di accesso distribuiti in tutto il territorio regionale, realizzabile approvando una Agenda Digitale della Lombardia per il quinquennio 2023-28, puntanto a investire, indicativamente, 200 milioni di euro per realizzare una regione digitale al cento per cento e inclusiva.
Ci sono comuni e territori dove gli operatori privati non vanno: sarà la Regione Lombardia a spingerli a farlo, anche in aree industriali poco servite, attraverso società in house per l’infrastrutturazione periferica della Regione. La vita delle persone non può dipendere dalle scelte e dal profitto economico di operatori privati: il compito di assicurare a tutti il diritto alla connessione è un dovere dell’amministrazione pubblica.
Distribuzione temporale delle azioni
Nel breve periodo
Occorre in primo luogo mantenere bene e ottimizzare le infrastrutture che già esistono. Alcuni interventi tuttavia saranno realizzati subito, in materia di “assetto idrogeologico”. Inoltre, si interverrà sull’efficientamento dei servizi.
Nel medio periodo
Occorre colmare i colli di bottiglia e le zone critiche riequilibrando gli investimenti privilegiando aree meno servite
Nel lungo periodo
Le nuove infrastrutture vanno pensate e progettate con cura, essere a minimo impatto e lanciare una sfida. Emblematica, al riguardo, l’idea dell’alta velocità Milano-Monaco.