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AMBIENTE

Obiettivo di legislatura. Riorganizzazione del comparto energetico con produzione di energia da fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni inquinanti e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico e dell’economia verde.

Energia


Energia

  • Favorire lo sviluppo capillare di impianti per la produzione di energia idroelettrica.
  • Avviare studi sulle potenzialità geotermiche del territorio lombardo. Creare strumenti per lo sviluppo di impianti per la produzione di energia termica e/o elettrica da questa fonte rinnovabile.
  • Sostenere e incentivare la formazione di nuove “comunità energetiche”.
  • Stimolare e incentivare la diffusione capillare del fotovoltaico, in particolare sui tetti di edifici industriali, agricoli e residenziali, nonché in terreni agricoli marginali e scarsamente produttivi.
  • Stimolare e favorire l’installazione di campi fotovoltaici anche lungo le autostrade e le linee ferroviarie.
  • Esplorare la risorsa vento in Lombardia per valutare la possibilità di installazione di pale eoliche e micro-eolico ed eolico domestico, sempre nel pieno rispetto del paesaggio.
  • Favorire impianti di cogenerazione a biomassa legnosa, magari con tele-riscaldamento.

Aria

  • Avviare un programma per la piantumazione di alberi in aree urbane e periurbane.
  • Mirare a un miglioramento generale del trasporto pubblico, adottando mezzi ibridi o elettrici e favorendo l’interscambio con mezzi di trasporto privati motorizzati e non motorizzati.
  • Migliorare e implementare la rete delle piste ciclopedonali regionali.
  • Incentivare il rinnovamento degli impianti di riscaldamento; favorire l’integrazione degli impianti di riscaldamento con impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Stimolare e incentivare forme di allevamento e agricoltura estensivi.

Acqua

  • Individuare gli scarichi abusivi e provvedere alla loro rapida chiusura.
  • Pulire gli alvei e mettere in sicurezza le sponde dei corsi d’acqua.
  • Migliorare gli impianti di depurazione delle acque reflue e costruire nuovi depuratori.
  • Creare bacini e invasi per la conservazione dell’acqua.
  • Implementare la separazione delle acque chiare (piogge) dalle acque scure, al fine di impiegare le prime in vari utilizzi.
  • Incentivare l’installazione di cisterne interrate per la raccolta delle acque meteoriche, da poter riutilizzare per l’irrigazione dei giardini e altri usi.

Suolo

  • Procedere a una costante riduzione del consumo di suolo, in particolare agendo sull’edificabilità residua dei lotti già edificati.
  • Avviare un programma sistematico di monitoraggio dei suoli lombardi, per valutarne attentamente lo stato di salute.
  • Attuare le bonifiche necessarie dei suoli inquinati, privilegiando ove possibile la piantumazione di nuovi alberi.

Rifiuti

  • Stimolare e incentivare l’apertura di impianti in grado di trattare i rifiuti e di recuperarli sia come materia che come energia.
  • Prevedere un efficace sistema dei controlli e uniformarne i criteri.
  • Stimolare e incentivare l’aperura di impianti di sterilizzazione dei rifiuti sanitari, al fine di declassare il rifiuto sanitario da “speciale pericoloso” a “speciale non pericoloso”.
  • Stimolare e incentivare l’apertura di impianti di gassificazione della frazione organica dei rifiuti urbani (compostaggio).
  • Declassificare a “non prioritari” i termovalorizzatori più obsoleti. Per i restanti impianti, programmare studi epidemiologici nelle aree di potenziale ricaduta dei fumi.
  • Messa in sicurezza di tutte le discariche presenti in Regione e programmare studi per il recupero delle aree utilizzate a discarica.
  • Stimolare e incentivare l’apertura di impianti per il trattamento dei rifiuti organici, per la produzione di biogas e di compost utilizzabile in agricoltura.

Tutela Ambientale in Montagna


  • Sostenere, tramite appositi bandi, gli imprenditori che intendono investire nei comparti dell’agricoltura e del turismo.
  • Recupero degli alpeggi e dei fabbricati rurali con finalità anche turistica con finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) o altri bandi regionali almeno del 50%, salvo limitare l’azione sulle aree neo-colonizzate dal bosco.
  • Incrementare adeguatamente tutti i servizi di trasporto (collegamenti, numero di corse/orari sulle 24 ore): dai treni ai battelli, agli autobus, alle funivie.
  • Procedere a un completo recupero della viabilità forestale e dei sentieri.
  • Migliorare l’attività forestale su tutta la fascia prealpina e alpina.
  • Razionalizzare al massimo la gestione della risorsa acqua, intendendo tutto il comparto montano (inclusi i grandi laghi) come riserva idrica strategica regionale.
  • Predisporre un programma di implementazione dei bacini in quota, per ridurre il fenomeno siccità.
  • Finanziare, mediante appositi bandi rivolti a soggetti pubblici e privati, 75 interventi all’anno per complessi progetti di recupero, miglioramento e salvaguardia, nei settori agro-zootecnico, silvo-colturale, tutela dei paesaggi, di salvaguardia ambientale, interventi sul retico idrico e interventi per scongiurare gravi problemi di dissesto idrogeologico, progetti innovativi per lo sviluppo di forme di turismo sostenibile e sviluppo delle economie locali. In 5 anni, verrebbero così recuperate circa 250 architetture montane in tutta la Lombardia.

Tutela Ambientale in Agricoltura e Allevamento


  • Assimilazione di tutte le aree collinari regionali a quelle svantaggiate di montagna.
  • Prevedere adeguati sostegni alle imprese produttrici di latte che operano in territori montani o in regime estensivo, anche al fine di garantire giusti prezzi del latte alla stalla.
  • Garantire giusti prezzi della materia prima alla stalla anche nell’ambito del settore zootecnico da carne, prevedendo incentivazioni per l’utilizzo di mangimi autoprodotti, per lo sviluppo di allevamenti estensivi, per l’allevamento al pascolo.
  • Incentivare per la graduale trasformazione degli allevamenti intensivi in forme di allevamento estensivo, maggiormente sostenibili per l’ambiente, il paesaggio e per il benessere animale.
  • Stimolare e incentivare la ripresa di pratiche agronomiche consolidate nei secoli, come il sistema delle rotazioni in funzione della fertilizzazione naturale.
  • Approntare un programma per una transizione dall’agricoltura intensiva a quella estensiva.
  • Promozione certificazioni ESG (Environmental Social Governance) e simili.
  • Prevenire l’inquinamento e promuovere le attività di manutenzione degli impianti.
  • Vincolare gli enti pubblici e privati alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idrici, attraverso apposite aziende specializzate, al fine di evitare inquinamenti di acque potabili  utilizzate per uso domestico.