I trasporti in provincia sono inaffidabili. Servono capillarità e accessibilità

Mi chiamo Alessandro Pizzamiglio, ho 19 anni, vivo a Offlaga in provincia di Brescia e sono uno studente universitario. Non mi ero mai affacciato al mondo della politica ma quando ho conosciuto il progetto di Letizia Moratti mi sono appassionato subito e ho deciso di dare una mano. Mi ha convinto il fatto che il suo progetto voleva valorizzare le mie capacità e la mia persona. Collaborare mi dà un senso di responsabilità nei confronti degli altri, ma ho capito che il mio operato può anche contare nel risultato finale.

Sono al primo anno di Giurisprudenza a Brescia. Da universitario posso dire che il nostro problema maggiore è il diritto allo studio. Molti miei compagni sono costretti a far combaciare gli orari dell’Università con quelli del lavoro e non possono dedicarsi completamente allo studio. Frequentare ha dei costi e non tutti possono permetterselo.

Vado in università con la metropolitana, che fortunatamente a Brescia funziona bene, ma alle superiori ero costretto a prendere il pullman e il servizio è sempre stato un problema, era inaffidabile e con orari disorganizzati. A volte c’erano pullman ogni ora e mezza e alcune fasce non erano coperte. Organizzarsi era sempre un impegno. Il servizio pubblico ha bisogno di più capillarità, soprattutto nei piccoli paesini dove in questi anni non c’è stato un gran miglioramento, e di più accessibilità: spesso trovare orari e fermate è difficile, anche su internet.